COME SI CALCOLANO LE TASSE NEL REGIME FORFETTARIO (esempio pratico 2025)

Affrontiamo l’argomento che per primo viene in mente: come si fa il calcolo tasse regime forfettario? A differenza del regime ordinario, dove ci si potrebbe perdere senza fatica, il calcolo qui è sorprendentemente semplice. Non servono lauree in economia, ma solo capire tre concetti chiave: il tuo fatturato, il tuo coefficiente di redditività e i contributi che hai versato.

In questa guida ti mostrerò, con un esempio pratico e numerico, come calcolare esattamente l’imposta che dovrai pagare. Vedrai che una volta capito il meccanismo (semplice come 2+2), avrai molta meno paura della scadenza fiscale e molta più consapevolezza nella gestione della tua attività.

I tre ingredienti per il calcolo tasse regime forfettario perfetto

Per calcolare le tasse nel forfettario, hai bisogno di tre soli dati:

  1. I Ricavi Lordi Annui: L’importo totale che hai incassato (non solo fatturato!) dal 1° gennaio al 31 dicembre.
  2. Il Coefficiente di Redditività: Una percentuale associata al tuo Codice ATECO che stabilisce quale parte del tuo fatturato è considerata “reddito” tassabile.
  3. I Contributi INPS Versati: L’importo totale dei contributi previdenziali che hai pagato durante l’anno.

Il concetto chiave: il coefficiente di redditività

Questa è l’unica parte che richiede un po’ di attenzione. Lo ribadisco: nel forfettario non si “scaricano” le spese reali. Lo Stato presume le tue spese in modo, appunto, forfettario. Se il tuo coefficiente è del 78%, significa che lo Stato considera il 78% del tuo fatturato come reddito e il restante 22% come spese “a forfait”, su cui non pagherai tasse.

Ogni attività ha il suo coefficiente. Ecco alcuni dei più comuni:

  • Professionisti e Consulenti: 78%
  • Commercianti: 40%
  • Artigiani: 67%
  • Attività Immobiliari: 86%

Per trovare il tuo, devi cercare quello associato al tuo Codice ATECO. Ne parliamo in dettaglio nel nostro approfondimento: il coefficiente di redditività.

La formula semplicissima: un esempio pratico

Ora mettiamo tutto insieme. Immaginiamo un consulente informatico al suo primo anno di attività nel 2025. (Anno 1)

Dati di partenza:

  • Ricavi Lordi Incassati: 40.000 € (non male per iniziare, eh?)
  • Coefficiente di Redditività: 78%
  • Contributi INPS Versati: 0 € (essendo il primo anno)
  • Aliquota Fiscale (startup): 5%

Passo 1: Calcola il Reddito Lordo Forfettario 40.000 € x 78% = 31.200 €

Passo 2: Calcola il Reddito Imponibile 31.200 € - 0 € (Contributi) = 31.200 €

Passo 3: Calcola l’Imposta da Pagare 31.200 € x 5% = 1.560 €

Ecco fatto. Su 40.000 € incassati, il nostro consulente pagherà solo 1.560 € di tasse. A questa cifra dovrà poi aggiungere i contributi INPS, come spieghiamo qui: Contributi INPS nel regime forfettario.

L’esempio del secondo anno (con i contributi da dedurre)

Ed ecco il passaggio che confonde molti. Cosa succede il secondo anno, quando abbiamo i contributi INPS dell’anno precedente da “scaricare”? Riprendiamo il nostro consulente.

Dati di partenza (Anno 2):

  • Ricavi Lordi Incassati: 50.000 € (il business cresce!)
  • Coefficiente di Redditività: 78%
  • Contributi INPS Versati (nell’anno precedente): 7.117 € (calcolati sul reddito del primo anno)
  • Aliquota Fiscale (startup, anno 2): 5%

Passo 1: Calcola il Reddito Lordo Forfettario 50.000 € x 78% = 39.000 €

Passo 2: Calcola il Reddito Imponibile (Il Passaggio Chiave!) Reddito Lordo Forfettario - Contributi INPS Versati 39.000 € - 7.117 € = 31.883 € Come vedi, i contributi pagati l’anno prima hanno abbassato la base su cui pagherai le tasse quest’anno.

Passo 3: Calcola l’Imposta da Pagare 31.883 € x 5% = 1.594,15 €

Nonostante abbia incassato 10.000 € in più, il nostro consulente pagherà quasi la stessa cifra di tasse, proprio grazie alla deducibilità dei contributi.

Conclusione: un calcolo a prova di stress

Come hai visto, capire come si calcolano le tasse nel regime forfettario è davvero una sciocchezza. Una volta che conosci il tuo coefficiente, si tratta di una semplice moltiplicazione e una sottrazione. Questa chiarezza ti permette di pianificare le uscite, mettere da parte le somme corrette e gestire la tua attività con la serenità che meriti.


Nota: Le informazioni qui presentate sono a scopo puramente informativo e non sostituiscono la consulenza di un professionista qualificato come un commercialista.


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