Sei un Social Media Manager (o aspirante tale) e hai deciso di aprire la Partita IVA? Ottima scelta. Ma subito dopo arriva il primo dubbio: quale regime fiscale scegliere? La risposta, per la stragrande maggioranza dei professionisti digitali come te, è quasi sempre il Regime Forfettario Social Media Manager. Offre una tassazione bassissima e una gestione super-semplificata, ideale per chi deve concentrarsi sulla creatività e sui clienti.
Ma questo regime ha delle regole che devi conoscere. Qual è il Codice ATECO giusto? Come si calcolano tasse e contributi in modo realistico anno dopo anno? In questa guida specifica, risponderemo a tutto con un caso studio su 3 anni basato proprio su questa professione, per darti gli strumenti per iniziare (e crescere) con la massima serenità.
Indice
Il primo passo: scegliere il codice ATECO corretto
La scelta del Codice ATECO è fondamentale perché definisce la tua attività agli occhi del Fisco e da essa dipende il tuo Coefficiente di Redditività. Per un Social Media Manager, il codice più utilizzato e completo è:
- 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari. A questo codice è associato un coefficiente di redditività del 78%. Per rinfrescarti la memoria su cosa sia, leggi la nostra guida: Il coefficiente di redditività.
Il regime forfettario social media manager: calcolo tasse e contributi
Ora vediamo le cifre. Essendo un professionista senza un albo, sarai iscritto alla Gestione Separata INPS. Mettiamoci nei panni di “Giulia”, una SMM che ha appena aperto la Partita IVA.
Anno 1: L’Inizio
- Incassato: 10.000 €
- Reddito Imponibile (10.000 x 78%): 7.800 €
- Tasse al 5% (startup): 390 €
- Contributi INPS (7.800 x 26,07%): 2.033 €
- Totale Uscite: 2.423 €
- Netto in Tasca: ~7.577 €
Anno 2: La Crescita
- Incassato: 25.000 €
- Reddito Lordo (25.000 x 78%): 19.500 €
- Reddito Imponibile (19.500 – 2.033 di INPS versati l’anno prima): 17.467 €
- Tasse al 5%: 873 €
- Contributi INPS (19.500 x 26,07%): 5.084 €
- Totale Uscite: 5.957 €
- Netto in Tasca: ~19.043 €
Anno 3: La Stabilità
- Incassato: 40.000 €
- Reddito Lordo (40.000 x 78%): 31.200 €
- Reddito Imponibile (31.200 – 5.084 di INPS versati l’anno prima): 26.116 €
- Tasse al 5%: 1.306 €
- Contributi INPS (31.200 x 26,07%): 8.133 €
- Totale Uscite: 9.439 €
- Netto in Tasca: ~30.561 €
Questo esempio ti dà una visione chiara e progressiva di come funziona la deducibilità dei contributi, un aspetto che molti ignorano.
Costi reali vs. costi forfettari: una simulazione
Nel forfettario non si “scaricano” i costi reali. Lo Stato presume che tu, su 10.000€, abbia speso 2.200€ (il 22%). Ma è realistico? Vediamo le spese tipiche di Giulia.
- Anno 1 (Spese Reali: ~3.000 €):
- Acquisto Mac/PC: 1.500 €
- Software (Canva, Buffer, etc.): 500 €
- Commercialista: 500 €
- Formazione: 500 € In questo caso, le spese reali (3.000€) sono più alte di quelle forfettarie (2.200€). Giulia “ci perde” un po’.
- Anno 2 e 3 (Spese Reali: ~1.500 €/anno):
- Software: 500 €
- Commercialista: 500 €
- Formazione/Marketing: 500 € Ora le spese reali (1.500€) sono più basse di quelle forfettarie (che su 25.000€ sono 5.500€ e su 40.000€ sono 8.800€). Giulia ci guadagna, e parecchio. Questo dimostra la convenienza del regime forfettario social media manager nel lungo periodo per chi ha costi contenuti.
In conclusione: una scelta efficiente per crescere
Il Regime Forfettario per Social Media Manager è senza dubbio la scelta più serena per iniziare e crescere. La chiave è comprendere il meccanismo di calcolo e la gestione dei costi. Con una tassazione così bassa e una burocrazia minima, potrai dedicare le tue energie a ciò che sai fare meglio: creare strategie social vincenti per i tuoi clienti.
Nota: Le informazioni qui presentate sono a scopo puramente informativo e non sostituiscono la consulenza di un professionista qualificato come un commercialista.